Intervista ad un grande esempio di un SUPER diversamente abile: Alessandro Recita
Di Daniela Zonile
Età, titolo di studio, lavoro
40 anni, diploma perito elettronico ed informatica, dipendente della Difesa presso Comflotsom
Perché i normodotati ti definiscono disabile?
Non molti mi definiscono… così … chi mi conosce non ha notato molta differenza nei miei modi di agire e fare, faccio quello che facevo da normodotato ed addirittura, sono andato a vivere solo da “disabile”.
Come hai affrontato questa nuova vita e nuova visione di te stesso?
Ho affrontato questa nuova vita con coraggio e soprattutto con l’obiettivo di non far preoccupare tutte le persone che ho intorno a me, ci sono riuscito, nella famiglia sono sempre quello di prima e nessuno si preoccupa tanto di un eventuale mia debolezza, anzi, sono felice di ciò , è ciò che volevo raggiungere.
Certamente il cambiamento del tenore di vita è stato radicale ma... (Parlami della tua vita attuale
Le cose sono cambiate, è inutile negare anzi è stupido, però come tutti la mattina mi sveglio per andare al lavoro poi tornare a casa, faccio sport, sono iscritto in palestra che frequentao regolarmente anche se adesso un po’ di meno causa lavori presso la nuova casa, ma comunque sono sempre attivo. Io le persone di sempre ho conosciuto e tiro con l’arco, che ho voluto farlo proprio perché è uno sport dove la persona con disabilità è autonoma nell’eseguire tale attività e poi anche competere e compiti in gare con normodotati, non vi è alcuna differenza.
Ogni anno con il gruppo Sportivo para olimpico della Difesa, con cui ho il privilegio e l'onore di fare l’attraversata dello stretto di Messina con altre persone con disabilità, c’è chi la fa tutta chi a staffetta ma comunque tutti si arriva in Calabria insieme.
E nel sociale... Aspettative?
Nel sociale, grazie ad altri amici abbiamo fondato un’associazione: DISEDUCATION (https://www.diseducation.it/)che si occupa di persone con disabilità e non, per cercare di lottare e cambiare il modo di pensare e ciò che avviene nel sociale tutti i giorni, purtroppo però devo dire che è stata attuale, culturale della città Taranto in cui vivo, è davvero nel degrado culturale assoluto.
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